Agarthi - Il Forum di Martin Mystère

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GGP
view post Posted on 6/9/2007, 22:03 by: GGP
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Vecchio Saggio

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Storie da Altrove 10bis: l’uomo che turlupinò lo Stato, ovvero come Max Brody entrò ad Altrove


Era un giorno come tanti, il Sole splendeva sugli uomini e sulle donne, sui giusti e sugli ingiusti, sui belli e sui brutti, su Trapani e su Lecco. Ma di Trapani non ce ne frega niente, dirigiamoci verso Lecco. Osserviamo le bellezze locali: gli edifici storici, i parchi fioriti, la statua dell’eroe locale Emilio Fede al centro della piazza.
Passiamo leggeri di fianco a queste meraviglie senza farci soggiogare dallo stupore per cotanta bellezza e dirigiamoci verso una casa come tante, il nome sul campanello è Brody.
Una voce di donna rompe il silenzio: - MAAAAAX è tardi, oggi hai l’esame. –
La risposta sembra provenire da una tomba: - Mamma, è presto, sono solo le 11.35, perché mi hai svegliato? –
- Hai l’esame, tesoro. Dopo tutto questo tempo passato a studiare, non vorrai perdere quest’occasione. Guarda che questa volta non voglio sentire scuse, prendi il treno prima, non come la volta scorsa che hai detto che era deragliato perché c’era un brontosauro sui binari. -
- Va bene, va bene. Vado a fare la doccia. Intanto preparami la colazione. –
Passano 35 minuti, non ci sono più tracce di Max. Solo un rumore simile a un russare leggero che esce dalla sua stanza, mischiato al suono prodotto da una tastiera.
La signora Brody è in cucina e pensa: - Max non si vede, spero che non sia caduto in un altro dei suoi attacchi di sonnambulismo in cui scrive tutte quelle cavolate, sarà meglio che vada a chiamarlo. –
La donna si dirige verso le scale, ma in quel momento suona il campanello.
Fuori dall’uscio ci sono due uomini che sembrano agenti segreti, vestito gessato, occhiali scuri e un cartellino con scritto “agente segreto” appeso alla giacca.
La signora Brody è stupita. Uno dei due le parla: - Cerchiamo il signor Max Brody –
- E’ mio figlio, cosa ha combinato quel cretino? -
- Non si preoccupi, signora, suo figlio è un bravo giovine, abbiamo bisogno di lui per risolvere una questione che riguarda la Sicurezza internazionale. –
- Seeeee, va bene che un imbecille è diventato presidente degli Stati Uniti, ma questa non la bevo, è tutta una scusa architettata da Max per non fare l’esame. –
- No, signora, ci deve credere, non vede il cartellino? –
- Ne ho trovato uno uguale ieri nelle patatine. –
- E’ un piano architettato dai terroristi islamici per screditarci. –
- Si, si, andate fuori dai piedi o chiamo i poliziotti veri. –
SOCK!!!!!!!!!!!!
L’uomo mette k.o. la madre di Max con un diretto alla mascella. In quel mentre Max scende le scale, ha in mano un foglio stampato su cui si legge la parola “Found”.
Uno dei due agenti si rivolge al collega, visibilmente agitato: - E’ lui, Peter. –
- Si, Paul, non può essere che lui. -
Max si guarda intorno stupito, vede sua madre per terra: - E vai! Non devo nemmeno inventare una scusa, oggi invece che all’esame andrò ad appostarmi fuori dalla Bonelli. Maledetto Recano, carpirò i tuoi segreti! –
- Signor Brody, dobbiamo parlarLe. -
- Mi spiace, devo andare, anche se mi lusinga che mi abbiate dato del Lei. –
- No, non ci siamo capiti, lei DEVE parlare con noi. – l’uomo estrae un distruttore monomolecolare:
- E’ una questione della massima importanza. –
- Ah, beh, se la mettete così. –
- Salga in macchina. –
- Quello che volete, a me basta essere fuori di qui prima che mia madre si svegli. –

I tre salgono su una cinquecento del 1970 con i vetri oscurati : -ehm, non ci faccia caso, ci hanno decurtato i fondi, sa il governo Prodi, l’11 settembre... –
- Si, si, va bene, cosa volete da me? –
- Signor Brody, solo lei può salvare il mondo. –
- Addirittura…-
- Parlo seriamente, si è verificata un’anomalia spazio-tempoarale, una cosa rarissima. –
- Si, si, va bene, ti ho riconosciuto, tu sei Stefano Vietti! –
- Il mio nome in codice è Mr. Alfa e vengo da (rullo di tamburi) Altrove. –
- No, davvero, non ci credo, quindi potresti farmi conoscere Angie! –
- La situazione è seria, signor Brody, non si perda in quisquilie e pinzillacchere, il nostro mondo è minacciato. –
- Dagli Shra? –
- Stia zitto e non sfotta, porca paletta! Lei ha scritto una serie intitolata Found, vero? –
- Modestamente… -
- Si rende conto che quella cavolata sta interferendo con uno dei nostri progetti segretissimi. –
- … -
- Noi stavamo mettendo a punto su quell’isola un sistema per essere sicuri di vincere al “gratta e vinci” e lei ha fatto comparire sul luogo dell’esperimento un branco di imbecilli che fanno un casino tale che disturbano le nostre intelligentissime scimmie maestre di calcolo quantistico iperspaziale newtoniano. E poi, da quando Bonelli è scomparso dalla Redazione nessuno mi paga più. Il mondo è in pericolo se ne rende conto. Lei deve trovare una soluzione, solo lei può farcela, con la sua mente geniale. –
- Lei mi sta dicendo che la mia serie ha interferito con la realtà e che questo produce scompensi nel continuum spazio-temporale tanto che io sto creando una catastrofe nell’universo di Nathan Never?-
- Lei è un genio! –
- Lo so. –
- Può trovare la soluzione? –
- L’ho già trovata. –
Max estrae dalla tasca il foglio di Found, prende una penna e scrive: “da questo momento niente più casini spazio-temporali.” Nel mentre suona il cellulare di Vietti:
- Ah, è lei, maestro Bonelli… il mio stipendio è accreditato?... grazie, grazie, Lei è sempre il miglior editore italiano, e le ho detto quanto apprezzo le sue capacità di sceneggiatore? … Come chiude Nathan Never?... A dice che trova assurdi tutti quei casini spazio-temporali? Che sono cose che non esistono? Si, ha ragione lei… Oh, arrotonderò con il mio stipendio di agente di Altrove… Grazie, sire, lei è sempre gentile, ossequi alla Sua Signora. -
Si rivolge a Max: - Tutto risolto, signor Brody, non so come ringraziarLa. –
- Beh, un modo ci sarebbe… Mi porti con lei ad Altrove. -
- Ma non si può. Insomma, ci sono selezioni durissime. –
- Ah, è vero, capisco, ma mi sono appena ricordato una cosa, io sono già uno di voi. – Tira fuori da una tasca un cartellino con scritto “agente segreto”, sopra ci sono un po’ di briciole di patatine. Vietti è sbalordito: - E’ vero, è proprio uno di noi. Qual è il suo nome in codice? –
- Ehm… -

Da quel momento Max Brody divenne l’assistente personale di Chris Tower che, per vendicarsi, licenziò Vietti.
 
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