Le porte dell'immaginazione, Martin Mystère n. 352

Quando in Bonelli mi chiesero quale era l'ispirazione della storia, io dissi subito che non pensassero "Ecco, parla di fumetti" - perché il discorso è più vasto. Il problema è che a "credit default swap" ondeggiarono un po'

Così, mi chiesero di chiarire meglio le mie ispirazioni nella famigerata intervista (come se nell'albo non venisse martellato fin troppo che l'immaginazione va ben oltre l'Arte) - vedi mai. Intervista che, onestamente, mi aspettavo poi di vedere sfoltita (è normale: si scrive, e la redazione decide cosa è più interessante), e che invece è uscita praticamente integra.

La mia curiosità, però, è questa: dove hai trovato "lo spoiler"? Lo chiedo, perché fin da prima dei titoli le Muse dicono che non riescono più a produrre cose belle come prima, per via dell'iper-produzione (e gli Esposito sono morti sulla tavola in cui le vediamo "cinesizzate" ) e subito dopo i titoli scopriamo che c'è una "catastrofe in atto" - con Cassandra che ne spiega pure la natura a Martin. Ovvero: i problemi centrali del racconto, per come l'ho impostato, erano "cosa è successo DAVVERO?" "Riusciranno i nostri eroi a trovare - e incastrare - i veri colpevoli?" e "Come possono sempre i nostri fermare una cosa che non può essere fermata?"

E' per questo che sono curioso, perché di tutto ciò non mi pare di aver scritto spoiler - e la questione dei "fusi" spiega solo come la faccenda sia enormemente più grave del semplice "creare e lavorare male" (se vogliamo, è anche una metafora del drogarsi, o tirare cocaina, per poter reggere ai ritmi - fatti realmente accaduti): le energie creative dirette verso la Terra sono, letteralmente, contaminate dalla rovina...

Tutto qui. Te lo chiedo perché, se ho sbagliato, allora la prossima volta starò più attento.

LOL! Pensa che per me il ragionamento è stato più semplice!

Nell'intervista ho citato come l'idea "narrativa" me lo diede lo scandalo Iran-Contra. Senza stare a riassumerlo, il governo americano incaricò alcune persone (tra cui il famoso Colonnello Oliver North) di creare una "struttura segreta" per eseguire un'azione illegale all'insaputa del Congresso: vendevano armi all'Iran (formalmente un nemico) tramite Israele, e usavano i soldi fatti per finanziare i ribelli Contra che si opponevano al regime Sandinista in Nicaragua.

Vennero beccati, lo scandalo fu enorme, ma non si riuscì mai a dimostrare che il Presidente Reagan era quanto meno a conoscenza dei fatti - e quindi o li aveva come minimo approvati, o aveva partecipato attivamente alla creazione del piano.

Tom Clancy, in Clear and Present Danger immagina un'altra trama: una lotta illegale (con inserzione segreta di soldati) contro i narcotrafficanti in Colombia. Ma, anche in quel caso, viene creata una struttura segreta che manda avanti la cosa all'insaputa del Congresso. È per questo, sebbene Clancy non l'abbia mai ammesso, che secondo molti fu la sua "interpretazione" dello scandalo Iran-Contra.

Ovviamente, però, nel libro (e nel film) c'è Jack Ryan, e quindi il Presidente finisce male )

Ma è interessante quello che dici: due modi diversi per arrivare alla stessa conclusione. E ve ne è un terzo, una frase che venne detta, non ricordo purtroppo da chi, durante i disastrosi anni dell'amministrazione Bush: "In qualunque struttura sociale, il malaffare e l'incompetenza partono da un punto, e da lì contaminano tutto ciò che c'è sotto di loro. Se partono dal vertice, tutto viene contaminato...

P.S. Ovviamente quando dissi "Ah! Ovviamente un'altra ispirazione è lo scandalo Iran-Contra!" la gente in redazione si appoggiò nuovamente ai tavoli. Quando però spiegai a Recagno (che ha creato la maggior parte delle trame di Faerie, e del quale ritenevo giusto avere il permesso) come ciò implicasse che Martin avrebbe ammazzato di botte Re Oberon, io mi aspettavo "Guarda, allora è meglio di no". Lui invece rispose solo "Non vedo l'ora di vedere la scena!"

Ho inserito la regola che a Faerie "nessuno fa nulla di enorme (che cambi le leggi di Faerie - in questo caso come lavorano le Muse) senza ceralacca e carta bollata". Infatti quando alla fine Martin va da Viviana, le ranger sottolineano che è "incredibilmente proibito". Lo stesso Oberon (che non sa di essere stato beccato) dice a Martin che "Non potrà difenderlo". Ho lasciato la cosa implicita, ma quando Martin mostra al Concilio degli Shide cosa è successo, l'enormità della cosa fa passare il resto in secondo piano. Inoltre al limite sono le Ranger a dover essere perdonate (perché Martin non è soggetto alle leggi di Faerie). Ma perdonate... di cosa? Di avere obbedito a un ordine diretto del loro superiore? (e nota come Elaine è costretta a fare una cosa atroce: consegnare due muse alla tortura e alla morte certa, perché non può violare questa legge).

Certo, si potrebbe obiettare che "avvocati e giuristi di Faerie ne avrebbero da discutere per secoli". Ma ormai lo Shrike manda in pezzi Faerie; Oberon (che è comunque il Re) ha perso la sua autorità morale; scoppia la guerra civile, e noi vediamo come le Ranger siano in aperta ribellione. Faerie, come la conosciamo, in struttura e leggi, ha cessato di esistere.

E Ritter, che la sua ceralacca del Re ce l'aveva ancora, la fa franca e sostituisce Viviana, incidentalmente