Questione rifiuti in Campania, Cosa ne pensate?

Come da titolo, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate tutti del problema rifiuti in Campania, alla luce anche del fatto che Agarthi ospita molti utenti di questa regione martioriata e un confronto tra di noi penso sia molto costruttivo.

Da campano e da napoletano ho visto questa situazione sotto gli occhi e, come dice Lutty, è una situazione ciclica che porta a uno sdegno ciclico.
Dai messaggi di Max e Viva, mi pare di capire che i loro imputati principali siano i napoletani. E secondo me in parte è vero. Ma solo in parte.
Prima di tutto, perchè se si è arrivati a questa situazione, la colpa non è di un singolo, ma di tre ceti: la popolazione media, la quale è altamente priva di basi culturali nei confronti di politiche ambientali (e non solo), le istituzioni locali e regionali, le quali, destra o sinistra che fossero, si sono candidamente lavate le mani tramandando il casino ai posteri e, infine, la mafia che, ironia della sorte, è quella che meno c'entra in tutto questo casino, ma che viene messa di mezzo perchè è la parolina magica dei politici per dimostrarsi innocenti.
La raccolta differenziata in campania si è fatta e si fa tutt'ora in alcuni comuni (che arrivano anche al 70% di differenziata); ma questi comuni "all'avanguardia" sono ancora troppo pochi. Ma perchè negli altri non si fa? Nel mio comune, fino a un 7 anni fa, la raccolta la si faceva! Eravamo in pochi a farlo, ma con il passare del tempo stavamo aumentando. Invece col passare del tempo sono iniziati a scomparire i contenitori o, se c'erano, erano distrutti. Vandali? Mafia? Non si sa, ma se io dovessi azzardare un'ipotesi darei la colpa ad entrambi, poichè i primi agiscono supportati da una spaventosa ignoranza, la seconda invece ha i suoi "classici" affari.
E a proposito di Mafia, non voglio di certo difenderla, ma credetemi se dico che la Mafia non ci guadagna nulla, ma proprio nulla, nella guerra dei rifiuti che sta succedendo a Napoli e provincia. La Mafia si è interessata "solo" dei rifiuti non urbani tramite accordi con alcune imprese del Nord.

Mi piacerebbe aggiungere tante altre cose, ma ora il mio tempo è scaduto. Ne riparliamo domani o in questi giorni.

Io sono un altro che c'entra poco,ma darò lo stesso il mio contributo : tutti parlano di discarica,ma nessuno parla di INCENERITORE.

Perché?

é molto più sensato,e non dico di costruirlo (non so se a Napoli già c'é) vicino a un centro urbano,ma poco fuori,che non guasta...in periferia da me lo abbiamo da anni e anni,e ha sempre funzionatoa dovere,senza disturbare nessuno.

Una cosa,però mi preme dirla : 2 anni fa mi sono recato per affari in Puglia,e mi ha colpito molto il fatto che l'amico da cui ero ospite non si faceva scrupoli a dirmi di gettare per strada le bottigliette di acqua che bevevo,vicino ai muretti bassi che contornano le distese di ulivi...............sono rimasto di sale,tanto era naturale per lui farlo....ma oltre alle bottigliette c'erano bottiglie di vetro,lattine,sacchetti e via dicendo.

Non voglio dare tutta la colpa alla popolazione,perché non é tutta uguale,come dimostra il Prof,ma da parte loro c'é un gran disinteresse per questo problema...mi piacerebbe sapere il perché.............

La soluzione anche per me e' la solita: riduzione del volume totale di rifiuti (riciclando tutto il riciclabile), incenerimento del resto, e piu' razionalita' anche da parte dei 'produttori' (pensiamo ad esempio a quanti volantini pubblicitari vanno al macero).

Concordo con chi dice che un punto focale della questione e' rappresentato dalla mentalita' della gente. Vai a spiegare ad una generica mamma di famiglia del quartiere Forcella a Napoli che deve fare la raccolta differenziata, e vedi un po' che ti risponde

Il buon senso è relativo.
Ti spiego il perchè: se io voglio fare la raccolta differenziata, mi preparo tutta la spazzatura nelle quattro buste e poi vado a gettarla nei relativi cassonetti. Ma il problema arriva quando i cassonetti per la differenziata non ci sono. E se mancano, sono costretto a mettere i quattro tipi di sacchetti nel contenitore generale della spazzatura.
Hanno anche provato la raccolta differenziata porta a porta, stabilendo i giorni in cui gli addetti sarebbe venuti a ritirare quel tipo di spazzatura. Gli addetti si sono presentati la prima settimana e poi niente più, nonostante uno faccia più di una richiesta al relativo comune.
La conclusione è che il cittadino che vuole fare la differenziata è impossibilitato a farla e quindi la spazzatura va tutta unita in quelle che poi spacciano per ecoballe (nel migliore dei casi, perchè altrimenti finisce per strada).
Ora, penso io, una volta stabilito che c'è questo problema, invece di continuare solo ad "analizzare" la situazione, andrebbe rimossa tutta la spazzatura dalle strade perchè, credetemi, la gente si ammala sul serio e muore molto giovane (io stesso ho una paura matta di questa situazione)! La spazzatura andrebbe smistata nei 5 siti trovati in Campania e una parte disseminata nelle varie discariche in Italia perchè, ricordiamolo, non siamo un insieme di Stati, ma di Regioni e la solidarietà in nome dell'Italia non è che si sia fatta vedere...
Molti dicono che il problema sta nel fatto che questa spazzatura, non essendo differenziata, non si può smaltire. Falso. I termovalorizzatori servono a questo e in più ci guadagnano tantissimo. Non per nulla la Germania compra la spazzatura napoletana, mentre il resto d'Italia, solo ed esclusivamente per politica, la rifiuta.
Il dato di fatto che la Regione Campania non abbia saputo amministrare la propria spazzatura è ormai cosa consolidata da anni. Invece di "analizzare" sempre la stessa situazione, i politici dovrebbero darsi una mossa...
Ieri sera, ad esempio, a Matrix ho visto una cosa per me aberrante: un giornalista della Lega ha fatto un servizio per Napoli dal taglio molto ironico. La conclusione del servizio è stata: "A Bergamo non siamo in queste condizioni". Grazie! Lo sapevano tutti! Servizi giornalisti del genere servono solo ad aumentare il divario, anche psicologico, tra Nord e Sud ed è una cosa talmente ingiusta che mi fa davvero rabbia perchè, vivendo nella capitale del Sud, so cosa questa ha da offrire e trovo altamente ingiusto questi sfottò di persone "intellettuali" che, invece di dare una mano in quanto italiani proponendo delle soluzioni, preferiscono aumentare le distanze!


Ma io sono sempre stato di Napoli!
In verità abito in provincia, nella pessima Villaricca, sede di una delle discariche (chiuse da un paio di anni) e vicina a Giugliano, sede dell'unica discarica all'avanguardia della Campania... ovviamente chiusa!

Forse ti confondi con me e Aldous, i salernitani del forum (anche se io ormai son trapiantato a Roma da un annetto...)

Qui le cose poi iniziano a farsi difficile. Perchè non si tratta di una situazione che colpisce un solo comune, ma avviene in praticamente tutti, o quasi! E la fanno tranquillamente franca poichè, come ho già detto, il cittadino medio di Napoli e provincia è abbastanza ignorantello (proprio per essere diplomatici) e strafottente da non fare nessuna denuncia, ma a stento un reclamo. Allora, il risultato è che il politico si mette i soldi in tasca della differenziata non fatta, una parte dei soldini andrà alla mafia che si occuperà di rifiuti speciali (quelli non urbani), il cittadino medio continuerà a vivere beato nella sua ignoranza e gettando la spazzatura dove gli capita, mentre il cittadino conscio tenta di agire ma viene bloccato su tutti i fronti e va o in "depressione", rassegnandosi al triste destino, oppure continua a lottare, ma sempre con zero risultati.

io penso che sia più che altro un problema di educazione, è abbastanza normale che i cittadini di un dato comune rifiutino l'inceneritore se vengono informati solo dei presunti dati negativi...quello che manca è una corretta informazione, oltre che una coscienza ecologia collettiva; voglio dire che se si fa passare il concetto che il termovalorizzatore che sia utilizzato correttamente non inquina e non ammorba l'aria circostante (ed è una credenza molto diffusa), ma anzi evita che si formino quelle altissime montagne di rifiuti per le strade e contribuisce alla produzione di energia (in termini abbastanza prosaici, si risparmia anche sulla bolletta della luce, almeno in teoria), i cittadini saranno ben felici di avere un termovalorizzatore nel loro territorio...
Per quel che mi riguarda possono anche piazzarlo nel campo dietro casa, a patto di non dover fare la gimcana attraverso rifiuti quando porto il cane a passeggio (e io abito in periferia, dove la densità abitativa è abbastanza bassa...)
Ci manca proprio il senso civico della raccolta differenziata... Non solo, come dice il prof, gli operatori passano per una settimana e poi si danno alla macchia e i cassonetti spariscono improvvisamente, ma se per caso ti viene voglia di buttare la bottiglia della birra nell'apposito cassonetto ti sentirai dire "tira a campà, lasciala qua per terra"...
Per citarne un'altra, gli abitanti del comune confinante, che fanno la raccolta porta a porta, per evitare il fastidio di separare i rifiuti riempiono le auto di sacchetti che scaricano regolarmente nei nostri cassonetti...purtroppo non si riesce a capire che lo sforzo deve essere bilaterale: da un lato bisogna smaltire i rifiuti e le istituzioni devono attrezzare aree idonee; dall'altro i rifiuti vanno riciclati, se non vogliamo estinguerci prima del tempo, e dobbiamo essere tutti noi ad impegnarci...

Mi intrometto, anche se non conosco da vicino la realta' campana.

Nelle innumerevoli interviste ai dimostranti che bloccavano l'accesso alla discarica, mi e' capitato di sentire che uno dei motivi della protesta era la contaminazione di un'oasi ecologica, o qualcosa del genere.

Sapete se e' vero?

Se cosi' fosse, non sarebbe possibile individuare un sito alternativo che non cozzi contro vincoli ecologici e/o urbani? Dopo tutto di spazio all'esterno ce n'e' tanto, non capisco perche' accanirsi in un'area urbana. Non si potrebbero scegliere campi incolti lontani da qualsiasi paese?
Non so in Campania, ma in Lombardia, dove vivo, ci sono chilometri di campi (apparentemente) abbandonati lontani da qualsiasi abitazione... penso che anche in Campania ce ne siano.

Comunque sia, credo che dimostrazioni accese come quelle che si son viste andrebbero fatte contro l'accumulo dell'immondizia nelle strade, non contro la volonta' di ripulire queste ultime!
Sempre come spettatore, non mi capacito come sia possibile preferire un quartiere sommerso dai rifiuti senza alcun controllo e con alti rischi di malattie piuttosto che una discarica che dovrebbe (dovrebbe!) avere tutti i criteri di controllo e sicurezza per evitare degenerazioni...

Ovviamente parlo da spettatore e, come tale, mi rendo conto che osservare un evento e' ben diverso dal viverlo in prima persona.

Ciao, Sandro